Libri – i migliori manuali di Scrittura Creativa #1

Editor Gloria Macaluso

«La prosa è architettura, non decorazione d’interni», diceva Hemingway.

Cosa ne pensate? Non si può negare che questa affermazione abbia un senso specifico e, a mio parere, un senso anche corretto. Sì, perché prima di scegliere le tende per la cucina, dobbiamo decidere quanti metri quadri misurerà, dove si troveranno le finestre e in quale ora della giornata ci sarà più luce.

Prima di decorare la nostra narrativa, dobbiamo architettarla. Il mio percorso nel mondo della scrittura e dell’editoria è stato (e lo è ancora) lastricato di manuali che promettevano di insegnare il metodo più corretto per architettare la prosa, appunto. Be’, fidatevi se vi dico che non esistono libri divini che t’insegnano a scrivere come Tolstoj o Balzac. No, non esistono davvero. Questo perché i manuali di scrittura non includono (e non devono promettere di includere) alcuna regola fissa.

La narrativa è un percorso personale e ognuno deve essere libero di viverlo nel modo che più preferisce. Oltre alla grammatica e a una certa dimestichezza nell’uso sensato delle parole, nulla può essere imposto a uno scrittore degno di questo nome. Ciò non toglie, comunque, che alcuni manuali di scrittura possano rivelarsi davvero utili: le opinioni, i pensieri e i consigli di altri scrittori e studiosi hanno la capacità di incrementare il nostro spirito critico, senza intaccare il lato creativo e unico che possediamo.

Per questo, ho deciso di stilare una breve lista dei manuali di scrittura e dei saggi che più mi hanno ispirata, aiutata e incoraggiata a scrivere.

Scrivere bene, di William Zinsser

Pubblicano nel ’76 negli Stati Uniti, questo piccolo manuale viene definito la bibbia per una scrittura chiara e coinvolgente. L’autore non si sofferma su uno specifico testo, ma analizza ogni tipo (o quasi) di interpretazione della scrittura: saggi, articoli di giornale, romanzi, memoir e così via.

Il manuale è suddiviso in tre parti:

  1. TEORIE. Qui, Zinsser si concentra sull’eliminazione del superfluo, sulla semplicità e sulla chiarezza della scrittura – argomento che mi ricorda la terza lezione di Calvino, qui – e non posso non citare una frase che, qualche anno fa quando lessi questo volume, mi aprì gli occhi su molte domande: «Chi è il lettore, questa creatura inafferrabile? Il lettore è qualcuno con una capacità di attenzione di circa trenta secondi. […] A volte una frase è talmente carica che il lettore, sopraffatto dalla verbosità, semplicemente non la comprende. […] La scrittura è un lavoro difficile. Una frase chiara non è un caso. Pochissime frasi vengono bene al primo tentativo, o al terzo. Ricordatevelo nei momenti di sconforto. Se scrivere vi sembra una cosa difficile è solo perché è proprio così». 
  2. METODI. In questa seconda parte, l’autore ci illustra nella sua sconvolgente chiarezza l’importanza dell’unità dal principio al termine di un testo, di qualunque genere esso sia. Oltre al discorso di unità, Zinseer puntualizza l’uso delle parole e precisamente il loro uso corretto «Qualsiasi idiota può dire che essere “piuttosto unici” non è più plausibile di essere “piuttosto incinta”».
  3. ATTEGGIAMENTI. L’atteggiamento verso la scrittura, la lettura e i metodi per fare entrambe le cose può e deve essere diverso da scrittore a scrittore: «La mia materia prima in quanto scrittore, qualunque sia l’argomento di cui sto scrivendo, sono io». L’atteggiamento comprende la voce e lo stile, quest’ultimo seppur intangibile è immediatamente percepito dal lettore, e il coraggio di scrivere con sicurezza, di paura e, perché no, di e con divertimento.

Qui trovate il manuale: Scrivere bene

 

Una stanza tutta per sé, di Virginia Woolf

Ho già parlato abbondantemente di questa fonte di idee e riflessioni in un articolo dedicato che trovate qui. Non posso non inserire questo libro nella categoria di “manuali per scrivere”, ebbene sì: noi scrittori non dobbiamo affidarci unicamente a manuali veri e propri per definizione con tanto di esercizi, poiché per scrivere, prima di tutto, bisogna saper leggere, leggere bene.

Questo saggio ha incrementato la mia capacità critica, mi ha dato spunti sulle relazioni umane, sui pensieri che ognuno di noi cova in segreto, sui desideri, sulle speranze e sulle aspettative. Ho imparato a riflettere su argomenti che non mi erano mai parsi degni di interesse e ho scoperto come accrescere l’interesse del lettore per ciò che si vuole venga captato o interpretato.

Qui trovate il saggio: Una stanza tutta per sé

 

Scrivere!, a cura di Massimo Birattari

Con questo volume entriamo nell’autentica sfera del manuale. Un libro che analizza le grandi voci della narrativa e le colloca all’interno dei generi che più si adattano alla loro scrittura; un volume che scava nella storia della letteratura, intersecando esercizi e citazioni a spiegazioni ed esempi.

Il manuale è diviso in otto sezioni, ognuna per genere e sotto – genere:

  1. Il racconto.
  2. Il giallo e il noir.
  3. L’horror e il thriller.
  4. Il romanzo storico.
  5. Il fantasy.
  6. Le storie d’amore.
  7. L’autobiografia.
  8. La scrittura di viaggio.

Ognuna delle sezioni comprende l’analisi di romanzi che hanno posto le basi per un certo genere di narrativa, oltre che un’argomentazione sui generi stessi. Non sono una fan degli “esercizi di scrittura”, anzi, non credo di averne mai svolto uno, ma quelli proposti in questo volume, seppur rientrando nei classici allenamenti dello scrittore, esaminano la scrittura introspettiva con molta più precisione e non assomigliano alle consegne di testo delle scuole elementari (come capita di leggere spesso).

Vi riporto un estratto dell’introduzione: «Il talento conta. Ma contano anche lo studio, l’applicazione, l’esercizio. E i maestri, o i modelli, che scegliamo. Sono verità elementari e universali, che valgono per qualunque mestiere […] Questo libro ha lo scopo di offrire i metodi, gli esempi e gli stimoli per trovare la nostra vera voce».

Qui troverete il manuale: Scrivere! Corso di scrittura creativa

 

Master di Scrittura Creativa, di Jessica Page Morrell

«La migliore narrativa è quella che riesce a toccarci in profondità. Gli scrittori […] spesso si comportano come degli illusionisti, portando l’attenzione solo su ciò che vogliono, creando suspense per poi sorprendere il pubblico».

Non è un’immagine meravigliosa? Così, la Morrell inizia il suo “master” di scrittura. Questo piccolo volume mi ha aiutata a capire le tecniche che ogni scrittore dovrebbe conoscere (conoscere, non seguire alla lettera), e quali elementi dovrebbe contenere un buon romanzo. Il volume è articolato in diciotto capitoli, ognuno incentrato su un argomento specifico. Riassumo il contenuto:

  • Antefatti, epiloghi, prologhi
  • Colpi di scena e cliffhanger
  • Epifanie e rivelazioni
  • Anticipazioni e flashback
  • Ritmo e velocità,
  • Ambientazione e mondo sensoriale
  • Sublot, tema e premessa
  • Suspense e tensione
  • Semplicità e dettagli
  • Transizioni

Ho amato questo piccolo volume, sia per il modo in cui è scritto – semplice, chiaro e preciso – sia per il tono. La Morrell è riuscita a creare una trama all’interno di un manuale: le sue “lezioni” sono in realtà storie accompagnate da esempi e incoraggiamenti. Lo consiglio caldamente ai giovani scrittori, ma anche ai più esperti, poiché ci sono argomenti che possono ancora sorprendere.

Qui troverete il “master”: Master di scrittura creativa

 

Le garzantine

Avete ragione, non sono manuali di scrittura ma “semplici” enciclopedie. Eppure posso assicurarvi che, nella mia esperienza, sono servite e mi hanno supportato tanto quanto le parole dei più influenti scrittori e studiosi di letteratura.

Le Garzantine sono una serie di enciclopedie che spaziano dall’astrologia all’esoterismo, dalla politica alla pedagogia. Vi chiederete: perché mai dovrei comprare un’enciclopedia quando esiste internet? Be’, lasciate che vi dica che oltre al fatto di poter toccare con mano un intero volume di conoscenza, le enciclopedie sono e dovrebbero ancora essere il modo migliore per approfondire un determinato argomento. L’importanza di avere una visione lineare è quasi scomparsa con l’avvento della grande rete digitale: sfogliare le pagine di un’enciclopedia vi restituisce quella conoscenza chiara e semplice che tanto invidiavo a mia nonna. Oltre al fatto che queste enciclopedie sono tra le più precise e accurate: io le leggo come fossero un romanzo, dalla prima definizione all’ultima, e le riempio di segna – pagine per poi utilizzare una definizione o un oggetto all’interno del mio romanzo.

Qui, vi lascio i link a quelle che possiedo io:

Enciclopedia dei simboli – astrologia, cabala, alchimia, emblemi araldici, divinità

Atlante storico. Cronologia della storia universale dalle culture preistoriche ai giorni nostri

Enciclopedia della medicina

Enciclopedia dei fiori e del giardino

Medioevo

Enciclopedia dell’architettura

***

«Anche se molti scrittori amano definirsi esclusivamente narratori, cantastorie e affabulatori i temi e le idee sono inevitabili. Ogni opera pone delle domande, esamina delle possibilità e immagina le conseguenze delle azioni», Jerome Stern.

Esatto, e ogni idea nasce da una conoscenza interiore, vissuta solo nell’ambito della propria vita e delle proprie esperienze. Perciò non prendete questa lista come un obbligo, né considerate mai alcun manuale come esclusivo e esonerato da critiche. Ognuno deve poter esprimere la propria personalità come meglio crede, anche se qualche buon consiglio non arreca danni.

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Voi cosa ne pensate? Avete mai letto questi manuali? Vi piacciono i manuali di scrittura? Come li considerate? Ce ne sono altri che vi hanno ispirato?

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Qui, il mio precedente articolo: Scrittura Creativa – l’ambientazione come sfondo protagonista

Qui, il primo articolo della mia rubrica: Una giornata da scrittrice – la natura

Qui, un viaggio dalle mille riflessioni: Libri: Quel che resta del giorno – il viaggio di un maggiordomo Premio Nobel

A breve, il secondo articolo sui miei manuali di scrittura preferiti.

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A presto,

Gloria

16 risposte a “Libri – i migliori manuali di Scrittura Creativa #1”

  1. Penso che il problema non si ponga: c’è già chi ha trovato le regole della scrittura atta a vendere, e questi manuali rappresentano solo la punta dell’iceberg.

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    • Sono tra i miei preferiti, naturalmente, non dico siano gli unici.
      Ma mi hai incuriosito: credi ci siano regole di scrittura? Quali sarebbero? Chi le ha trovate? Parli di manuali? E soprattutto: cosa intendi per “atta a vendere”? Allora devono essere seguiti solo coloro che ci mostrano metodi di scrittura “atta a vendere”?

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      • Per “atta a vendere” intendo il tipo di scrittura commerciale di Patterson, Cussler e via dicendo: persone che hanno squadre di ghostwriter pagate per sfornare romanzi.
        La regola, in questo caso, è capire cosa vuole il lettore: è quello il tipo di scrittura che rende.

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      • Ma è anche il tipo di scrittura che bisogna prendere a esempio?
        Io non ho fede per il futuro riguardo la definizione che mi dai, seppur veritiera. Purtroppo esistono anche questi tipi di narrativa. Anche io sono una ghostwriter, ma non mi sognerei mai di scrivere un intero romanzo completamente al posto di qualcun altro; mi concentro più su saggi, ricerche e così via.
        Bisogna avere anche il coraggio di sfidare il sistema!
        Buona serata, Vittorio 🙂

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