Una Giornata da Scrittrice – le storie

Editor Gloria Macaluso

Scrivere è trascrivere. Anche quando inventa, uno scrittore trascrive storie e cose di cui la vita lo ha reso partecipe: senza certi volti, certi eventi grandi o minimi, certi personaggi, certe luci, certe ombre, certi paesaggi, certi momenti di felicità e disperazione, tante pagine non sarebbero nate.

Claudio Magris

Quando scrivo, più che in altri momenti, penso alla mia vita. Mi faccio delle domande, cerco di risolvere dei dubbi e mi scervello su come quella determinata situazione o quel certo evento abbiano influenzato la mia visione delle cose.

Le storie sono il pane quotidiano di uno scrittore, questo penso io. Se non siamo curiosi, se non ci chiediamo il perché o il “per come” di un avvenimento o di un’azione, che cosa mai potremmo scrivere? Si pensa sempre che per scrivere sia necessario essere originali… non è vero: per scrivere bisogna essere autentici, e questo non significa raccontare storie nuove, ma raccontare storie in maniera nuova.

Tutti noi leggiamo sempre le stesse storie: amore, guerra, gratitudine, amicizia, magia e fantascienza. Più o meno tutte racchiuse in un pugno di argomenti. Paragoniamoci ai musicisti, ai cantautori: abbiamo tutti le stesse note, ma quante melodie possiamo comporre? Infinite.

Pensandoci, io preferisco sempre parlare di storie che conosco. Rivisito vecchi ricordi, vecchie o presenti emozioni; cerco di buttare già tutto d’un fiato una scena, proprio come esce dai miei pensieri, nuda e fragile, e poi la rifinisco nei dettagli, la vesto e la profumo così che possa stare bene sulla carta. Mi capita anche di intravedere una storia in una persona, in un animale o in un oggetto sconosciuto. Sono certa che sia capitato anche a voi, un po’ come quando ci “innamoriamo” per un secondo dello sconosciuto sull’autobus e via con la marcia nuziale.

Raccontare storie, più che utilizzare solo belle parole, è un’arte. Credo che siamo troppo influenzati da una retorica classica e da trionfanti saggi filosofici per avere presente LA storia. Non è solo un’emozione, è il vero e proprio racconto, qualcosa che ci intrattiene, che ci fa provare emozioni, non ce le mostra e basta.

Pensate alle storie come alle favole della buonanotte, quella è a mio parere la struttura migliore. Ma lasciate un attimo da parte la morale. Noi lettori non vogliamo imparare qualcosa, ma vivere qualcosa: una storia.

Ora, entrando un po’ nel vivo della questione, una lista delle mie principali fonti di storie, qualcosa che sono certa potrete replicare secondo i vostri gusti.

ATTENZIONE: queste sono fonti d’ispirazione. Non si copia la storia, la si reinventa raccontandola in maniera nuova.

  • Gli aneddoti di famiglia, i ricordi.
  • I vecchi articoli di giornale (a casa siamo accumulatori compulsivi, perciò ne ho davvero molti, ma si ritrovano anche online).
  • Gli sconosciuti (mi capita spesso di intrattenere discorsi con semisconosciuti, e sono sempre interessanti!).
  • Mercatini, negozi vintage, negozi dell’usato… attraverso gli oggetti mi vengono in mente più storie che in altri modi!
  • Le avventure (in questo articolo: Una giornata da scrittrice: le avventure capirete di cosa parlo)
  • Bar, tavole calde, ristoranti… origliare al tavolo vicino, ogni tanto e se per uno scopo nobile, non può far male!
  • Le nonne e i nonni. Non devo aggiungere altro.
  • I bambini. Anche qui, nulla da aggiungere.

Questi sono i miei momenti e luoghi preferiti, ma una storia si può cavare fuori da qualsiasi posto o persona! Lavorate in un negozio di informatica? Ci troverete una storia. Lavorate in tribunale? Ci troverete una storia. Non lavorate? Ci scriverete una storia. Fate cinque lavori uno diverso dall’altro? Ci scriverete cinque storie, una diversa dall’altra.

Nelle mie giornate da scrittrice, quei pochi e preziosi giorni che dedico solo alla scrittura, ho già delle storie in mente. Questo perché il consiglio più vecchio del mondo è sempre il più utile: portate con voi un taccuino e appuntate tutto ciò che può o potrà essere una storia. Quando, nel momento di pace, ritroverete quegli appunti, le idee vi torneranno per associazione.

Quali sono le vostre fonti di storie? Fatemelo sapere!

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A presto,

Gloria

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